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"l mondo è un libro, e chi non viaggia legge solo una pagina".  

 -Sant’Agostino

Nome:Etiopia

Lingue parlate:amarico, tigrino, italiano, inglese

Capitale:Addis Abeba

Continente:Africa

Moneta/Valuta:Birr etiope

Popolazione:85.949.541 ab. ≈

Superficie:1.127.127 km²

Fuso orario:UTC +3

Festa nazionale (indipendenza):5 maggio (1945)

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ECONOMIA e MONETA

L'economia versa in condizioni gravissime; le guerre civili e le frequenti siccità hanno reso l'Etiopia uno dei paesi più poveri del mondo (nella graduatoria ISU si trova nella 155ª posizione) (2008). Circa il 40% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno.L'agricoltura è praticata con metodi tradizionali; sugli altopiani si coltivano il caffè per l'esportazione, ortaggi, legumi e frumento; nelle zone più umide si coltivano cotone e tabacco. L'allevamento del bestiame è abbastanza sviluppato, ma le risorse forestali sono scarse, e nel sottosuolo si trovano giacimenti di platino e oro. L'industria è limitata alla produzione del cemento e a quella tessile ed alimentare. In Etiopia ci sono pochi giacimenti di petrolio che costituiscono la base principale dell'economia del paese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CULTURA E STORIA

Attorno al 970 la regina Gudit (detta Mishkinzana VII) perseguitò i cristiani che si trovavano in

Etiopia e aiutò a far crollare il Regno di Axum. Sebbene sia presentata dalle cronache etiopi

come ebrea, alcuni studiosi moderni hanno qualche dubbio al riguardo, suggerendo che potrebbe

essere stata una pagana. All'inizio del basso medioevo nasce il regno di Etiopia, unico baluardo

cristiano in Africa.La fine del XIX secolo è segnata dall'inizio della colonizzazione europea del

continente africano. Con l'apertura del canale di Suez aumenta l'interesse europeo per il Paese.

Nel 1870 il porto di Assab, presso l'entrata meridionale del Mar Rosso, è comprato da una

compagnia italiana come cessione di un sultano locale. Questo evento pone le basi per la

fondazione di una colonia italiana in Eritrea. L'espansione della colonia verso l'interno porta a un

conflitto con l'Impero Etiope, governato dal negus Menelik II, e alla battaglia di Adua del 1896,

quando l'esercito abissino sconfigge l'aspirante potenza coloniale e l'Etiopia riesce a rimanere

indipendente. L'Italia e l'Etiopia firmano il trattato di Uccialli che sancisce le relazioni fra i due

paesi fino all'inizio della nuova espansione coloniale italiana verso l'Etiopia.A seguito dell'incidente

di Ual Ual avvenuto nel dicembre del '34, l'Italia il 3 ottobre 1935 aggredisce nuovamente l'impero

etiope. Gli italiani, agli ordini del generale Pietro Badoglio, riescono a sconfiggere la resistenza

degli etiopi e a spingersi fino alla capitale Addis Abeba, nella quale entrano il 5 maggio 1936.

L'Etiopia viene annessa all'Africa Orientale Italiana.A seguito della aggressione all'Etiopia, l'Italia

subì l'embargo da parte della Società delle Nazioni, tolto poco dopo la conquista dell'Etiopia da

parte delle forze armate italiane.L'Etiopia viene occupata dagli inglesi nel 1941 e l'Imperatore Haile 

Selassie I torna al potere fino al 1974. Dopo la seconda guerra mondiale l'Imperatore etiope

si adopera affinché la ex-colonia italiana dell'Eritrea venga affidata dalle Nazioni Unite in

amministrazione all'Etiopia. Così negli anni '50 del XX secolo l'Eritrea entra a far parte direttamente dell'Impero d'Etiopia. Nel 1974 una giunta militare, il Derg, depone l'Imperatore Haile Selassie I (in carica dal 1930, salvo la parentesi dell'occupazione italiana) e crea un regime socialista, con a capo, dopo una graduale e spietata eliminazione dei concorrenti, Menghistu Hailè Mariàm. Nel biennio 1984-1985 il paese viene colpito da una carestia di vastissime proporzioni che porta alla morte di 8 milioni di persone. Stremato da golpe sanguinosi, rivolte, siccità su larga scala, dal problema dei rifugiati e infine dalla ritirata dei protettori sovietici, il regime viene in ultimo deposto da una coalizione di forze ribelli, il FRDPE nel 1991. Nel 1994 viene eletta un'Assemblea Costituente e le prime elezioni multipartitiche si tengono nel 1995. La guerra di secessione prima, e di dispute confinarie poi, combattuta contro l'Eritrea negli anni '90 del XX secolo ha rafforzato la coalizione al potere, ma ha fortemente indebolito l'economia del paese.

 

 

 

ASPETTI AMBIENTALI E CLIMATICI

Con 1.133.380 km², l'Etiopia è il 27º stato per grandezza (dopo la Colombia). Per grandezza è comparabile alla Bolivia. La secessione dell'Eritrea, nel 1993, ha privato il paese dello sbocco sul Mar Rosso. La maggior parte dell'Etiopia è localizzata nel Corno d'Africa, che è la parte più orientale del continente africano. All'interno dell'Etiopia si trova un vasto complesso di montagne e scoscesi altopiani divisi dalla Rift Valley, che attraversa il paese da sud-ovest a nord-est ed è circondata da bassopiani, steppe e zone semidesertiche. La grande diversità del territorio determina una grande varietà di climi, terreni, vegetazione naturale e di aree abitate. Le fasce altimetriche dell'altopiano Etiopico sono quattro: zona inferiore (acacie, euforbie, palme, tamarindi e bambù); zona intermedia (alberi e arbusti sempreverdi, aloe e ginepri) zona superiore (prati e i pascoli sfruttati dalla pastorizia) e aree cacuminali (vegetazione di tipo alpino). Esistono differenze floristiche rilevanti, legate ai diversi regimi delle precipitazioni, tra la parte settentrionale e quella meridionale dell'altopiano, come anche tra il versante del bacino del Nilo e quello della scarpata del Mar Rosso. La fauna selvatica presenta numerose specie, soprattutto di animali di grossa taglia, come leoni, leopardi, elefante, ippopotami, rinoceronti e antilopi. Sono molto comuni anche la iena, lo sciacallo, la lince e numerose varietà di scimmie e di uccelli, tra cui l'airone, il pappagallo, l'aquila, il falco e l'avvoltoio. La deforestazione per ottenere legname da combustione e lo sfruttamento intensivo dei pascoli per l'allevamento sono tra i maggiori problemi ambientali che il Paese deve affrontare in questi anni. Alcuni fiumi sfociano direttamente nell'Oceano Indiano. Le valli principali, sono dirette prevalentemente verso Ovest e Nord Ovest nelle alte terre nordoccidentali, verso Sud Est in quelle meridionali; a Nord (alto Tacazzè) o addirittura a Sud (Nilo Azzurro). I maggiori corsi d'acqua sono però in genere navigabili solo per brevi tratti, date le forti variazioni di portata; I principali fiumi che solcano la sezione settentrionale dell'altopiano sono: il Barka, che attraversa l'Eritrea e si perde nelle sabbie prima di arrivare al Mar Rosso; il Tacazzè, che scorre in un canyon grandioso, scende verso la depressione nilotica e confluisce, uno dei maggiori tributari del Nilo e soprattutto il Nilo Azzurro, emissario del lago T'ana, che piega verso O e raggiunge, in territorio sudanese, il Nilo Bianco. Solcano invece gli altopiani meridionali l'Omo e, il Giuba (Insieme di Genale, Dawa e Weyb). Il lago maggiore dell'Etiopia è il T'ana nel cuore dell'acrocoro, e seguono L’Abaja e il Tana. La temperatura media di Addis Abeba è di circa 15 °C in dicembre e di circa 18 °C in maggio. Luglio e agosto, i mesi delle grandi piogge, hanno temperature medie intorno ai 15-16 gradi (minime intorno agli 11). Le minime più basse (5-6 °C) si hanno in novembre e dicembre. La piovosità annua media è di circa 1200 mm. (minima da novembre a gennaio, massima da giugno a settembre). Gli estremi registrati: minima -7 °C massima 40 °C. Possiamo definire il clima subequatoriale d'altura nell'acrocoro, visto che il paese è situato vicino alle montagne, e caldo umido al centro e vicino all'Eritrea, visto che soffiano i monsoni. Il clima umido permette la coltivazione di caffè tabacco e cereali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RAGGIUNGIBILITA’ E TRASPORTI INTERNI

 

                                                                                    Fino a pochi anni fa l'Etiopia aveva un sistema viariopiuttosto debole, in gran parte basato su strade                                                                                     costruite dagli italiani durante l'occupazione; l'insufficienza del sistema viario ha tra l'altro contribuito                                                                                     al determinarsi e all'aggravarsi di alcune delle crisi alimentari che il paese ha attraversato. Negli ultimi                                                                                     anni, in particolare in seguito alle risorse liberate dalla cessazione delle ostilità con l'Eritrea e nel                                                                                                 quadro di un processo più generale di ammodernamento, il Paese ha visto la costruzione di un notevole                                                                                  numero di strade, soprattutto nei dintorni di Addis Abeba e delle città maggiori.L'unica linea ferroviaria                                                                                   esistente fu costruita dai francesi nel 1917 e collega Addis Abeba con Gibuti, passando per Dire                                                                                            Dawa. L'aeroporto internazionale di Bole, ad Addis Abeba, è stato rimodernato negli ultimi anni e può considerarsi un ottimo aeroporto per gli standard africani; la compagnia di bandiera, Ethiopian Airlines, gode anche di ottima reputazione tra le compagnie africane, specie per la buona selezione e l'addestramento dei piloti (effettuato normalmente in Gran Bretagna). L'Etiopia gode di un discreto sistema di collegamenti aerei interni, con aeroporti non solo nelle città più importanti, ma anche in piccoli centri come Lalibela, tradizionale centro di pellegrinaggio e, più di recente, meta turistica.

 

 

 

SITUAZIONE SANITARIA

L'assistenza sanitaria nel Paese è molto carente. Ad Addis Abeba ed in alcune località si trovano strutture pubbliche e private dotate di attrezzature moderne, ma non sempre perfettamente funzionanti. Le condizioni igieniche non sono sempre soddisfacenti ed il personale medico e paramedico è spesso impreparato ad affrontare le emergenze. Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, una polizza assicurativa che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio d’emergenza o il trasferimento in altro Paese. E’ comunque necessario tenere presente che, in caso di visite in aree remote del Paese, e comunque dalle quali i principali centri urbani siano difficilmente raggiungibili, ogni eventuale emergenza medica può avere conseguenze estreme, in considerazione della mancanza di strutture attrezzate per tali evenienze e della difficoltà dei collegamenti.Le malattie più diffuse sono: le malattie parassitarie quali salmonella, ameba, giardiasi etc.; le malattie infettive quali colera, epatite A, meningite, tifo, febbre gialla, TBC; l’AIDS.La malaria, che non è diffusa nelle regioni più elevate dell'altopiano, è endemica nel resto del Paese. E’ obbligatoria la profilassi antimalarica qualora ci si rechi in zone fuori della capitale e al di sotto dei 2400 metri.Si ribadisce che la vaccinazione contro la febbre gialla è raccomandata, laddove diventa obbligatoria per i viaggiatori provenienti dai Paesi a rischio di trasmissione della malattia (http://www.nathnac.org/ds/c_pages/documents/WHOYFrisk2011.pdf). A tale riguardo, si informa che - nel maggio 2013 - sono stati confermati nuovi casi di febbre gialla nel Paese: per ogni utile approfondimento, si rimanda al sito dell’ OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità: http://www.who.int/csr/don/archive/disease/yellow_fever/en/index.html.Si consigliano, previo parere medico, le vaccinazioni contro: tifo, epatite A e B, poliomielite, difterite, tetano, meningite e rabbia (si veda anche il Focus “Sicurezza sanitaria – Malattie infettive e vaccinazioni” sulla home page di questo sito).Si segnala che, nel corso del 2010, le Autorità locali hanno dato notizia che in Addis Abeba ed in altre aree del Paese si è registrata la presenza di casi di “Acute Watery Diarrhoea”, sindrome che corrisponde alla diagnosi di colera.Inoltre, il Ministero della Salute etiopico e l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno riportato nel mese di febbraio 2013 casi di meningite meningococcica nei distretti di Arba Minch, Shebedino e Awassa, nella regione NNPS (Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud). Sono stati segnalati casi anche nella zona di Arsi, regione Oromia, confinante con i distretti sopra citati. Si consiglia, pertanto, di verificare la situazione sanitaria prima di intraprendere viaggi nelle regioni meridionali del Paese. Si consiglia di:• portare con sé medicinali essenziali e di pronto soccorso, in particolare antidissenterici, antiallergici, antiparassitari e antimalarici;• bere solo bevande in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, non consumare verdure crude, alimenti preparati con uova crude e di evitare i cibi congelati.

 

 

 

ATTRATTIVE TURISTICHE PRINCIPALI

Naturali:

  • La Rift Valley;

  • Le Montagne del Simien;

  • Il deserto dei Dancali.

 

Città:

  • Addis Abeba;

  • Gondar;

  • Harar;

  • Axum;

  • Lalibela;

 

Fauna e Flora:

  • I numerosi Parchi Nazionali;

  • I vari fiumi principali del paese.

 

 

 

 

GASTRONOMIA

 

 

 

 

 

 

 

La secolare tradizione culinaria e gastronomica etiope ha avuto nel corso dei secoli molte influenze dovute sia dalla presenza di gente proveniente da fuori che derivante dalle differenti abitudini dei diversi gruppi etnici presenti nel territorio.Vero e proprio simbolo nazionale in cucina è la injera, o ‘njera, un tipo di focaccia spugnosa, sulla quale si versano le ricette cucinate, con carne e pesce, e che serve sia da contenitore che da companatico con il quale prendere e mangiare il cibo.Un'altra pietanza fondamentale nella dieta etiope è il pollo piccante, il doro wat, e le numerose verdure che insieme alla carne formano dei deliziosi stufati impreziositi da miscele di spezie molto saporite. A fine pasto si possono gustare dei buonissimi biscotti, kolodabo. Da non perdere sia il vino ricavato dal miele che l’ottima birra locale.

 

 

 

 

SPORT

Gli atleti etiopi si distinguono nelle discipline atletiche del fondo e mezzofondo, con una tradizione che risale agli anni sessanta del secolo scorso con il maratoneta Abebe Bikila, vincitore delle maratone olimpiche di Roma 1960 e Tokyo 1964. Altri plurivincitori di medaglie olimpiche sono stati Myrus Yfter, Haile Gebrselassie, Kenenisa Bekele. Fra le donne da segnalare Derartu Tulu e le sorelle Dibaba (in particolare Tirunesh). È importante segnalare che, ad oggi, l'unica mezzofondista etiope che sia stata squalificata per doping è stata la maratoneta Shitaye Gemechu nel 2009.  

 

 

 

6 MOTIVI PER VISITARE L'ETIOPIA

 

  1. Ci sono moltissimi posti e attrattive turistiche da visitare;

  2. I paesaggi suggestivi e unici del paese;

  3. La moltitudine di etnie, religioni e culture;

  4. Il cibo, buono e vario;

  5. E’ il luogo dove si hanno le prime tracce degli antichi antenati dell’essere umano;

  6. Le persone, belle esteticamente e soprattutto interiormente, sempre cordiali, sorridenti, gentili;

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